
Contenuti ottimizzati e Seo. Il content writing
Abbiamo già accennato quanto oggi sia importante avere un sito web ben strutturato, ma come questo sia inefficace senza una buona strategia di sponsorizzazione e, soprattutto, dei contenuti ottimizzati e ben curati (quello che comunemente è conosciuto come SEO).
Abbiamo voluto fare questa ulteriore distinzione perché, ci teniamo a precisare, la SEO è una disciplina molto ampia; non si concentra soltanto sul testo che voi (o il vostro content manager) pubblicate nella vostra sezione di blog, ma anche su altri accorgimenti fondamentali per il vostro posizionamento (ne parliamo qui).
Bene, non resta che rimboccarci le maniche ed andare a capire un po’ meglio di cosa stiamo parlando!
Creare dei contenuti ottimizzati, ovvero fare content marketing.
1. Ponetevi obiettivi e pianificate gli interventi – il planning editoriale.
Alla base di una buona strategia di blogging c’è molta, moltissima pianificazione. Non si può iniziare a scrivere della prima cosa che ci viene in mente e sperare di riuscire a posizionarla in prima pagina. Bisogna essere consapevoli di cosa offriamo al cliente, dei suoi bisogni, e di cosa vogliamo ottenere scrivendo un questo o quell’articolo. Senza tenere a mente questi punti focali, non possiamo nemmeno sperare di fare una buona ricerca delle keyword.
2. Keyword fantastiche e dove trovarle (ma non abusatene!)
Quello che scrivete si deve reggere su due o tre parole chiave principali, quindi la loro scelta deve essere ben ponderata. No, non basta utilizzarne due o tre generiche per avere un buon posizionamento (tipo ‘maglia’ o ‘scarpe’), anche perché la concorrenza sarà sicuramente spietata. E allo stesso modo è deleterio sceglierne alcune troppo arzigogolate (‘maglia bianca di lana con buchi sulle spalle’), nessuno le cercherà mai! L’ideale? Individuare alcune keyword che generano un buon traffico (‘maglia bianca con buchi’) ma che non hanno un’eccessiva concorrenza.
Una volta individuate, queste devono essere inserite nel testo in maniera naturale, non influendo sulla leggibilità del testo. Se avevate pensato di spiattellarle qua e la a ripetizione (keyword stuffing), sappiate che è la pratica perfetta per farsi penalizzare da Google.
3. Il primo paragrafo – Il cavallo di battaglia
E’ praticamente inutile creare dei contenuti ottimizzati, se poi nessuno arriva a leggerli! Un primo paragrafo accattivante, e che metta subito in chiaro di cosa state parlando, è molto importante.
Un utente decide nei primi secondi se il contenuto è di suo interesse o meno. Quindi perché rischiare di perderlo con un’introduzione troppo piatta, magari dopo aver lavorato per ore al vostro post?
Senza contare che visite troppo brevi al vostro sito sono mal interpretate dai robottini di Big G, costandovi una penalità in termini di rating.
E, ci raccomandiamo, non copiate pari pari qualcosa che trovare in rete, nemmeno fosse la cosa più bella che abbiate mai letto. Google sa, e non tarderebbe a calare su di voi la sua scure.
4. Date all’occhio quello che è dell’occhio
Ricordatevi che si, scrivete per perseguire il vostro obiettivo finale, ma lo fate soprattutto per i vostri utenti. Buttar giù un testo a cascata, senza il minimo stacco visivo, può essere faticoso da leggere e soprattutto noioso.
Potete per prima cosa suddividere il vostro elaborato in paragrafi e sottoparagrafi, rendendolo più scorrevole e fruibile.
All’occorrenza, per evitare listoni interminabili e virgole come se non ci fosse un domani, potete usare una struttura ad elenco, anche per rendere un migliore impatto visivo.
E, per mettere ulteriormente in evidenza i punti salienti, non disdegnate l’uso di grassetto e corsivo.
Insomma, un po’ come abbiamo fatto in questo post. Se siete arrivati fino in fondo, è probabile che lo abbiate letto volentieri.
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